martedì 22 dicembre 2009

Il "Credo" per le mie relazioni



Desidero fare un regalo a tutti i lettori di questo blog. Un dono in questi giorni di festa. Ho finito di leggere da poco un libro di Thomas Gordon sul tema della genitorialità. Il titolo è "Genitori Efficaci". Un libro scorrevole e di piacevole lettura che passa un metodo che è possibile traslare anche in altri contesti di relazioni, non puramente quella tra genitore - figlio. Quindi è attuabile a scuola, nell'ambiente lavorativo, nella coppia e nella relazione amicale. Si parla di ascolto attivo e di modi di entrare in contatto con l'altro da sè che sono ecologici. Sono convinto che se alcuni strumenti della psicologia della comunicazione, delle abilità di counseling venissero apprese da tutti, avremmo delle relazioni più nutrienti e felici e dei rapporti più sani ed autentici. Occorre compiere un "reframe" cognitivo ed emotivo interno al proprio Sè che implica impegno, consapevolezza ed allenamento. Proprio come quando si va in palestra per tenere in allenamento il corpo, lo stesso vale per gli "abiti" mentali e di conseguenza le modalità relazionali - transazionali.
Di seguito trovate questo credo che ho trovato nel libro di Gordon e che è il mio regalo che faccio a voi lettori!

Buone Feste a tutte/i per un ricco 2010 di Calore, Pace, Serenità e Felicità!

Andrea Duranti

Il "Credo" per le mie relazioni

Tu e io abbiamo un rapporto a cui tengo e che desidero conservare. Ma ognuno di noi è una persona a se stante, che ha i propri bisogni particolari e il diritto a soddisfarli.


Quando ti troverai in difficoltà, presterò ascolto con sincera accettazione per aiutarti a trovare le tue soluzioni, invece di farti dipendere dalle mie. Inoltre, rispetterò il tuo diritto ad avere le tue convinzioni e a perseguire i tuoi valori, per quanto possano essere diversi dai miei.


Tuttavia, se il tuo comportamento interferirà col soddisfacimento dei miei bisogni, ti dirò apertamente e onestamente in cosa mi condiziona, confidando che il rispetto per i miei bisogni e sentimenti ti spinga a cambiare quel comportamento, che per me è inaccettabile. Inoltre, se un mio comportamento sarà inaccettabile per te, spero che me lo dirai apertamente e onestamente, in modo che possa provare a cambiarlo.


Nel momento in cui dovessimo accorgerci che nessuno dei due può cambiare per venire incontro ai bisogni dell'altro, prenderemo atto che fra noi c'è un conflitto e ci impegneremo entrambi a risolverlo senza ricorrere al potere o all'autorità per vincere a spese dell'altro. Io rispetto i tuoi bisogni, ma voglio anche rispettare i miei. Perciò, sforziamoci sempre di cercare una soluzione accettabile per entrambi. I tuoi bisogni saranno soddisfatti e così i miei: nessuno perderà, entrambi vinceremo.


Comportandoci in questo modo, tu crescerai come persona soddisfacendo i tuoi bisogni; lo stesso sarà per me. Quindi, la nostra potrà essere una relazione sana in cui entrambi ci sforzeremo di diventare ciò che possiamo essere. Continueremo a rapportarci l'uno all'altra con reciproco rispetto, amore e pace.


Thomas Gordon

I Confini nelle Relazioni Umane

"Io non posso fare della libertà il mio scopo, se non faccio lo stesso per quella degli altri" J. P. Sartre I  confini psicologici...